Il mercato delle auto diesel è sempre stato una delle scelte più popolari per chi cerca un’auto usata: il 2022 è stato infatti l’anno più florido e si sta trascinando anche per il 2023.
La domanda sorge spontanea: perché il mercato delle auto usate in Italia ha chiuso il 2022 positivamente e continua ad essere positivo?
La risposta è:
- Crisi del mercato “nuovo”;
- Lunghe attese;
- Aumento dei prezzi d’acquisto del nuovo.
Punto dolente è il rincaro dei carburanti che influisce nella scelta dell’alimentazione, confermando però il diesel come prima scelta per l’usato (AutoScout24).
Qual è la richiesta nel mercato dell’usato?
I modelli più richiesti dove poi inizia ad esserci maggiore offerta sono i SUV. Auto dalle dimensioni più grandi, con alte capacità di prestazioni e comfort sia per i single che per le famiglie. Forse anche un po’ per la moda del momento ma la maggior parte degli utenti tende a scegliere ed acquistare un’auto dal parcheggio non semplice.
Vantaggi dell’acquisto dell’auto diesel usata
I vantaggi dell’acquisto di un’auto diesel usata possiamo tranquillamente elencarli:
- I motori diesel sono noti per avere una maggiore durata rispetto ai motori a benzina, grazie alla loro struttura robusta e alla minore usura.
- Le auto diesel hanno una maggiore efficienza nel consumo di carburante rispetto alle auto a benzina, il che significa che risultano meno costose a livello di manutenzione per un discorso a lungo termine.
- Il valore di rivendita delle auto diesel continua ad essere positivo proprio per la continua domanda.
- I pezzi di ricambio delle auto diesel continuano ad avere dei prezzi in linea con il mercato, e non hanno subito delle impennate di prezzo vertiginoso. Come ci può confermare RDiesel Shop
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Auto usate diesel: previsione per il 2023
Primo punto che purtroppo conosciamo molto bene è il fattore dell’aumento del costo dei carburanti.
L’aumento del carburante incide su una spesa media delle famiglie, infatti quasi il 50% della popolazione lamenta la difficoltà (reale) ad arrivare a fine mese anche per via dell’aumento appunto del carburante. Perché se si considera che la percorrenza media di un lavoratore per arrivare al proprio posto di lavoro è di circa 20 minuti, a causa dell’aumento dei carburanti, incide almeno 20% in più sulle uscite mensili.
La scelta dell’auto usata però rimane una delle scelte principali e il diesel continua a mantenere la quota principale 45%, seguita dalle vetture a benzina 36% (fonte AutoScout24), molto lontano invece è l’interesse sia per le auto GPL/Metano (9%) che per le ibride e le elettriche (10%).
Auto usate diesel: analisi per regione
Da un calcolo dei passaggi di proprietà nel 2022 le prime tre regioni che prediligono un’auto di seconda mano sono: Lombardia (nord), Lazio (centro) e Campania (sud).
Sono aumentati i trasferimenti netti di auto che hanno più di 10 anni, mentre non ha subito né un calo né un aumento, infatti è stabile al 14,9% la quota delle auto da 6 a 10 anni. Invece si nota un leggero recupero sulle auto da 4 a 6 anni (12%).
Stop di marcia per le auto più nuove, da 1 a 2 anni di età, questo a causa della riduzione dei modelli a chilometri zero.