Curiosità

Il motore diesel – Guarda ancora verso il futuro

Efficacia e consumi ridotti: queste sono le caratteristiche del motore diesel. Ovvero tutto nasce e si mantiene su questi due pilastri fondamentali.
Nonostante i limiti e divieti, il gasolio, oggi pulito e raffinato più che mai.
Se iniziamo ad analizzare la situazione attuale tra gli annunci di molti costruttori e l’inasprimento delle norme sulle emissioni, si potrebbe pensare che il motore diesel, debba presto dalla circolazione.
Invece non è proprio così. Il motore diesel tuttavia, ha fatto segnare enormi passi avanti soprattutto in termini di pulizia dei gas di scarico e, per alcune applicazioni, rappresenta ed è ancora una soluzione vantaggiosa. Questi sono dei segnali che fanno ben sperare che in realtà possa sopravvivere ancora a lungo.

Piccolo passo indietro

Il motore diesel risale al lontano 1892, utilizzato solo applicazioni stazionarie, natanti e veicoli pesanti. Solo nel 1936, si è aperto il sipario su una vettura, Mercedes-Benz 260d. Equipaggiata con un quattro cilindri di 2.6 litri con 45 cavalli di potenza a 3.200 giri/min.
L’inizio dello spettacolo solo nel 1940 con la costruzione di soli 1.967 esemplari (la maggior parte taxi), ha posto le basi per quello che molti anni dopo sarebbe stato un grande successo. Nel dopoguerra altri costruttori hanno seguito l’esempio della Mercedes, in Italia lo fece la Fiat nel 1953, con la 1.400 dotata di un 1.901 cm3 da 40 CV.

L’adozione di una camera in più

La sua forza e la sua differenza è stata subito palese a tutti gli amanti delle auto ma soprattutto per gli addetti ai lavori: l’adozione della precamera di combustione, un dettaglio escogitato dai tecnici per rendere il funzionamento del motore diesel più adatto alle esigenze di confort della vettura, proprio perché in precedenza il motore diesel veniva montato su mezzi più pensati.
Quando i tecnici si resero conto che bisogna trasferire le potenziali del motore diesel sa un’auto hanno dovuto, nel primo momento, scontrarsi sulla rumorosità e vibrazioni elevate, il che non costituiva un problema sui mezzi da lavoro, ma era assolutamente uncomfortable per un’automobile. L’adozione della precamera migliorava sensibilmente il funzionamento del diesel.

Che cosa è una precamera?

La precamera è una cavità ricavata nella testata, in comunicazione con il cilindro: il combustibile viene iniettato nella precamera, inizia a bruciare, questo composta l’aumento di pressione, limitato dalla piccola dimensione della sezione del condotto. Il condotto per l’appunto crea il collegamento tra la precamera stessa al cilindro.
Il rendimento del diesel a precamera (o anche detto a iniezione indiretta), è però inferiore ai motori a iniezione diretta, che da parte loro, e nel tempo, hanno ammorbidito il funzionamento portando ad un miglioramento delle vibrazioni e rumori.
Questo avanzamento tecnico ha fatto sì che, a partire dagli anni 90, la precamera fosse man mano abbandonata.
Negli anni ‘70 le auto con motore diesel raggiungevano massimo i 130 km/h con accelerazioni da sfida con le tartarughe.

Il turbocompressore – Inizia a fare la differenza

La Volkswagen Golf diesel del 1976, si è fatta spazio ed ha avuto la ribalta con l’adozione del turbocompressore, anche se il processo di miglioria è iniziano anche grazie alla Mercedes-Benz 300SD.
L’aumento di coppia e di potenza garantiti dalla sovralimentazione ha aperto la strada al motore diesel nelle automobili. In contemporanea, i sistemi d’iniezione sempre più evoluti ne hanno migliorato i consumi e le emissioni.

L’iniezione a tutta progresso

Sempre negli anni ‘70 dalle originarie pompe d’iniezione in linea si è passati a quelle rotative. Super performanti, dei veri capolavori di meccanica, in grado di raggiungere regimi di rotazione e pressioni d’iniezione più elevate, a cui in seguito è stato aggiunto il controllo elettronico per la dosatura del combustibile e quindi maggiore precisione del flusso.
Arriviamo nel 1997 dell’Alfa Romeo 156 2.4 JTD con l’iniezione common rail, sviluppata in Italia e industrializzata dalla Bosch.
La flessibilità di questo sistema, consente di suddividere la quantità di gasolio da iniettare in ogni ciclo in più fasi, migliora sensibilmente il comportamento del motore in termini di erogazione, rumorosità, vibrazioni ed emissioni.

Motore diesel – Emissioni

Le emissioni, punto cardine per via delle norme antinquinamento sempre più severe, che hanno portato il diesel a essere via via più complesso e costoso, tanto da rendere incerto il suo futuro.
Il declino del diesel non è soltanto una questione di costi. Porta con sé una fama che con il tempo è stata smentita, ovvero delle fumate nere delle auto più vecchie, prive di filtro antiparticolato e dal dieselgate.

Vantaggi del motore diesel

Però se si ribalta il punto di vista e si evidenziano i vantaggi del motore diesel, si scopre che per molti è ancora la scelta migliore.

  • Maggior rendimento rispetto ai motori benzina fa sì che il consumo e, quindi, le emissioni di CO2 siano inferiori. Nelle automobili pesanti e grandi è più evidente, ad esempio i SUV.
  • Bassi consumi graditissimi per chi usa l’auto per lavoro.
  • Robuste coppie motrici che garantiscono prestazioni elevate e grande piacere alla guida. Per questi motivi, chi per lavoro o per svago percorre molti chilometri, tende a non cambiare l’auto con motore diesel.

Guardiamo verso il futuro con un occhio ottimista, poi per qualsiasi tipo di ricambio diesel ci pensa Rdiesel shop. Professionalità, affidabilità e certezza assoluta di un prodotto certificato ed originale.